Biblioteca pubblica - Pro Loco San Vincenzo La Costa APS
Angela ci apre le porte della biblioteca: “Il progetto nasce due anni fa da un’idea della Pro Loco”. Il profumo della carta avvolge la sala dove ci accolgono i ragazzi del progetto del Servizio Civile e Giovanni, il presidente dell’associazione. Diecimila i volumi raccolti, tra donazioni e fondi ministeriali, sistemati nei mobili e scaffali recuperati dalla vecchia sede BCC che oggi li ospita. La cultura bisogna spingerla. Qui puoi leggere, studiare, prendere un libro in prestito, partecipare ad un evento, navigare sul web e sfogliare la Gazzetta con le notizie del giorno. Un tavolino e delle seggiole accolgono lo spazio per i bambini nelle giornate dedicate alle letture per i più piccoli e al Kamishibai, la tradizionale narrazione giapponese con le tavole illustrate. Una raccolta di periodici antichi degli anni ‘30, Cronaca di Calabria, una perla della biblioteca, viene sapientemente custodita e valorizzata. Da non perdere il Premio Letterario di poesia Giuseppe…
Museo Valdese e dell'arte contadina Scipione Lentolo
Museo demoetnoantropologico, ideato e allestito nel 2009 dall’Associazione Culturale Femminile San Sisto dei Valdesi, è ospitato nelle sale del piano terra di Palazzo Miceli. Luogo identitario, di immenso valore sociale, in cui ogni oggetto della raccolta, dono degli abitanti, è un pezzo della “storia di famiglia” della comunità. Un percorso narrativo che entra letteralmente nelle case e nelle vite dei Valdesi di San Sisto. Le stoffe di seta e in fibra di ginestra, gli abiti, gli utensili per il lavoro nei campi, i resti delle ossa delle vittime dell’eccidio del 1561, una porta con lo spioncino che si apriva dall’esterno, simbolo dell’inquisizione subìta dai valdesi. Il Museo salva il patrimonio di un pezzo di umanità sopravvissuta alla degenerazione di un’altra parte di essa. Visite guidate su richiesta tramite email.
Fontana Giuvannuzzu
Gesuiti è un luogo dove la storia e la cultura popolare si intrecciano con la bellezza naturale, e ogni angolo racconta qualcosa. Tra le campagne costellate di ulivi e castagni, si cela un antico abbeveratoio, chiamato Giuvannuzzu, ovvero la fontana della giovinezza, così come vuole e tramanda la tradizione orale. A chi beve la sua acqua, la gente locale, attribuisce il potere di donare giovinezza e vitalità. Un buon motivo per provare!
Chiesa della Madonna Addolorata
Nella facciata a capanna, protetta dal tetto spiovente, figura una campana, risalente, come la chiesa, ai primi del 900. Fu luogo di culto e preghiera per gli anziani del posto. Accanto, nelle tessiture delle mura, riecheggiano i segni della presenza dei Briganti: piccole feritoie per i fucili, piazzati a difesa degli attacchi delle bande. Di propietà privata.
Casa Montibello
Una scelta d’amore quella di Vittoria, per la natura e la buona cucina, basata su prodotti semplici e di qualità, che conservano il sapore del cibo di una volta. Olio d'oliva extravergine, fichi della varietà Dottato bianco del cosentino DOP, miele di fichi, crocette, palloni, jette, castagne, ortaggi, l’attività agricola è il cuore dell’azienda che offre un vero percorso enogastronomico tra tradizione, gusto, profumi e genuinità.
Bar L'Angolo
“Abbiamo resistito e questo anno compiamo 20 anni”. Massimiliano e la sua famiglia hanno scelto di portare avanti una delle attività fondanti del paese che stava per chiudere, quella che in dialetto chiamano “la putica del paese” perché “il paese senza alimentari muore”. Bar L’Angolo è il vecchio nome della bottega della madre, un tabacchi-alimentari tirato su con tanto sacrificio. Il bar oggi è anche enoteca, un piccolo angolo dedicato all’enogastronomia, in cui Massimiliano accoglie amici e viandanti con del buon vino locale, formaggi e salumi. D’estate, nel cortile, si organizzano serate di musica e intrattenimento. Bar L’Angolo è inoltre tabacchi, edicola e lottomatica.
Il Ritrovo della Montagna
Tra i castagni della Berarda, in un’atmosfera suggestiva e rilassante, Pietro, maestro dell’impasto, accoglie con il sorriso e una t-shirt che non lascia dubbi: Santapizza. Un luogo di montagna, in cui deliziarsi con il giropitta, una variante della pizza con impasto fragrante e sapori calabresi combinati sapientemente tra cucina tradizionale e moderna. Creatività e cura dei dettagli, il Ritrovo è specializzato in produzioni di impasti che arrivano anche nella grande distribuzione a livello regionale.
Frantoio Oleario Società Agricola Prioli
Le macine del nonno di Luigi hanno quasi cento anni. La sua è la terza generazione di frantoiani, un secolo di tradizione. La molitura a freddo consente di conservare le proprietà dell’olio e le caratteristiche aromatiche tipiche delle cultivar locali, come il profumo dei prati appena falciati.
Frantoio SG
Santo Gagliardi è esperto assaggiatore di olio e amante dell'olivicoltura, eredità del nonno frantoiano. Da vent'anni nel mercato delle macchine olearie, lavora unicamente conto terzi. La ragione per cui l’olio di San Vincenzo La Costa è così buono, dice in confidenza, è l’esposizione degli uliveti.
Club "Ci troviamo da Pietro"
Pietro, 34 anni, nato e cresciuto a San Vincenzo, ha lavorato per anni al bar sopra il suo club, dove ha stretto le amicizie che lo hanno aiutato a realizzare l’attività. La scelta di tornare e restare nella sua terra d’origine per creare un punto di riferimento per i giovani e la comunità del paese lo rende felice. Venerdì, sabato e domenica pizzeria. Martedì, mercoledì e giovedì panini.
Chiesa dell'Immacolata
Centro spirituale della comunità di San Sisto, la chiesa costruita nei primi del 1800, di stile neoclassico, è la casa della Madonna Immacolata, celebrata con rito religioso e festa civile l’8 dicembre, giorno in cui l’antica statua lignea viene portata in processione nelle strade del paese accompagnata da canti e preghiere della comunità. La chiesa è anche sede della Confraternita dell’Immacolata, nata con sigillo di Re Ferdinando IV nel 1778, che opera per tramandare e diffondere il culto e la devozione mariana da 245 anni.
Il Cortiglio - Chiesa dei Gesuiti
Simbolo della comunità di Gesuiti, questo luogo, il cui nome (tradotto “cortile”) deriverebbe dallo spagnolo, come lo stile di costruzione della parte adiacente la chiesa. Conserva la memoria storica e spirituale del paese. I resti del Monastero s'impongono dall’alto sulla strada che conduce a Gesuiti. All’interno un altare simil barocco, su cui giace una cornice a contorno di quello che fu un affresco. Il panorama da quassù è straordinario.
Il Castagno: ristorante e pizzeria
Francesco ha la ristorazione nel DNA. A vent'anni gestiva il suo primo locale. Oggi accoglie i suoi ospiti che vengono da ogni parte della Calabria e dalle regioni vicine, soprattutto per i suoi primi piatti: pappardelle con patata gialla, castagne, pancetta, pistacchi e porcini; paccheri di Gragnano con melanzana bianca, salsiccia di maiale danese e ricotta salata. Il menù è legato alla stagione e al territorio. La forza è nel team.
Frantoio Oleario Chiappetta
La mola a pietra narra le origini di questo frantoio, un tempo situato a San Sisto, quando la ruota girava con Ia forza dei cavalli. Dal 2005 Paola e il marito gestiscono l’azienda che ora opera a San Vincenzo. L’olio giunge fino in Canada, dove viene apprezzato per l’eccellente qualità.
Chiesa della Beata Vergine del Carmelo
La tradizione orale tramanda che la statua della Madonna del Carmine superi i tre secoli, mentre quella di Sant’Antonio da Padova risalga al 1600. D’origini antichissime anche la corona d’argento posta sul capo della Vergine, durante la festa del Carmelo, l’ultima domenica di luglio. Le prime fonti archivistiche della Chiesa risalgono agli inizi del XIX secolo. Le odierne fogge sono frutto di ricostruzioni avvenute nel tempo dopo che l’intero edificio fu distrutto dal terremoto. Particolare il pavimento a scacchiera.
I 5 Pioppi: ristorante, pizzeria e B&B
I fusilli sono fatti come da tradizione con il salice, i rametti sottili ed elastici sono utilizzati per lavorare la pasta; e le patate 'mbracchiuse? si chiamano così perchè sono tagliate molto sottili e nella padella si abbracciano, s’azzeccano. Giulia, 18 anni , studentessa di economia, racconta che tutto è nato dal bar della nonna Annapalma. Mentre Giulio, il padre, gestisce il ristorante, lei si occupa della bottega U’ Ciddraru: cesti e prosciutti pendono dal soffitto, mentre barattoli di sottoli, pane e castagne, riempiono la sala.
Cappella ex convento dell'orfanotrofio
Un piccolo esemplare di grazia, la sala è sottesa allo splendido soffitto a cassettoni, interamente decorato. L’altare di marmo sostiene il fulgido affresco della Vergine, opera dell’artista Settimio Tancredi. Costruita nei primi anni del 900 è oggi di proprietà della famiglia Piro.
Palazzo Miceli
Varcato il portone si percepisce un tempo diverso. Gli archi di pietra disegnano lo spazio nel passaggio verso la scala che conduce alle sale. Il passo incalza a inseguire le stanze che si susseguono incessanti a se stesse, mentre lo sguardo si arrende allo stupore dei soffitti affrescati. Le figure si stagliano dal legno come a volgersi incontro all’uomo. Aldilà delle mura gli scorci del borgo si rivelano come tele nelle cornici dei lucernari. Il palazzo, costruito tra il 1400 e il 1500, divenne residenza estiva della nobile famiglia Miceli. Nel piano superiore ospita la mostra permanente “Ritorno a Gesuiti”, un’importante gipsoteca di sculture, progetti e bronzi di arte sacra del Maestro Eduardo Filippo.
Tenuta La Motta
Per raggiungere le vigne e gli ulivi si attraversa un bosco di castagni aggrappati al cozzo - il colle - al di là del casolare. Le piante crescono affacciate sulla verde valle del Crati. Il papà di Gregorio negli anni '70 ha iniziato a occuparsi di agricoltura prediligendo il vino e l’oro giallo della terra. Una passione trasmessa alla famiglia che oggi produce, con il metodo biologico, olio d’oliva extravergine, della varietà Nocellara e sceglie per il suo vino un blend di vitigni locali: montonico, greco nero e magliocco. Possibilità di acquisto di olio in azienda.
La Locanda del Greco - Agriturismo e B&B
Ai tempi delle carrozze e dei cavalli, in quella che oggi è una casa diroccata, c’era una stazione di posta, una sorta di trattoria dove i passanti potevano cambiarsi d’abito e rifocillarsi. Gli anziani raccontano che era il ritrovo delle persone del luogo. Nella contrada del Greco, ai primi dell’800, c’era un insediamento di genti venute dalla Grecia. Marcello ha lo stile di un cantastorie. “Mia mamma vedova, con il suo raccolto, ci ha fatto studiare. Quando il calzaturificio dove lavoravo ha chiuso ho deciso di dedicarmi alla terra e trasformare i prodotti dell’orto”. L’antipasto è una sfilata di colori: verdure di stagione in tutte le fogge, fresche, conciate, sottolio, in pastella. Da provare il carpaccio di porcini di faggio ed un calice di vino novello.
Chiesa di San Vincenzo Martire
La volta maggiore avvince lo sguardo: disegni ornamentali affollano il soffitto lasciando spazio solo alle policrome vetrate. La statua del Santo Patrono, graticola in mano e corvo nero ai piedi, protegge l’altare maggiore. Costruita nel XVI sec. e ricostruita due secoli dopo, la Chiesa s’apre sulla terrazza con tre portali. All’ingresso un’antica acquasantiera in marmo bianco del Seicento. Durante la festa del Patrono, il 22 gennaio, il Sindaco consegna le chiavi della città nelle mani del Santo per riporre in esso la custodia delle comunità.
Frantoio Oleario Vinciprova
“Valorizzare l’olio della nostra terra ricercando la qualità è da sempre lo scopo della nostra impresa”. Franco, uno dei sette soci, ci spiega che dal 1989 il processo di lavorazione è stato automatizzato, così che ogni fase è controllata. Durante la frangitura, da ottobre a dicembre, è possibile visitare il frantoio e l’adiacente uliveto. La rivendita dell’olio extravergine è fruibile tutto l’anno.
Ristorante La Sorgente
Nella stagione delle frittole, la tradizione diventa evento. Un’esperienza culinaria in cui rivivono antiche pratiche e sapori d’altri tempi. Nella quadara, un grande pentolone di rame, il grasso di maiale cuoce sul fuoco vivo del camino tutta la notte. La mattina si aggiunge la carne. Nell’attesa si danza su musiche popolari. Nei piatti del menù ci sono i prodotti dello spaccio agricolo. I sapori sono quelli autentici della cucina calabrese. Antonio, Franco, Palmina e Achiropita accudiscono l’azienda come la loro famiglia e coccolano gli ospiti con gentilezza e premura.
Cantine De Caro
L’attenzione ai dettagli e la dedizione alla qualità esprimono il carattere dell’azienda De Caro, immersa in un paesaggio naturale dalla foggia ed il clima ideale alla migliore espressione dei vitigni calabresi come il tenace magliocco e l’intenso mantonico. L’ eccellenza è il barricato. Tre sono le tenute collinari su cui si allevano vigne, oliveti e frutteti dedicati alla produzione di kiwi giallo, ciliegie e fichi. Nella tenuta Regina sorge il frantoio moderno con lavorazione a freddo. Ambasciatori di eccellenza, i prodotti giungono oltre i confini d’Europa, sino in Asia e in America. Visite in azienda su prenotazione.
Da Mastru Genu
Mastru Genu era il soprannome del papà Eugenio, meccanico di professione, cuoco per passione. Albino e Mirella, la madre, ne hanno fatto la loro ragione di vita. Coccolati e accolti come amici, si respirano i profumi della cucina di casa. Ogni piatto rimanda a un racconto. Le ricette, Albino, le ha sapientemente rubate al padre, personalizzandole poi secondo i suoi gusti. La pasta della pizza cresce per 18 ore. La preferita è quella che porta il suo nome: tonno, salsiccia fresca e maionese all'uscita. La pizzeria è aperta il fine settimana. Pranzo e cena su prenotazione per un minimo di 10 persone
Salumi di Casa Cribari
I salumi come si facevano una volta, frutto dell’esperienza e della passione della famiglia Cribari e della qualità delle materie prime, che creano un prodotto di grande valore. Il punto vendita è fornitissimo.